La produzione culturale a Venezia – Gli eventi, i produttori, i fruitori

Continua l’espansione del fenomeno della produzione culturale attraverso eventi temporali, continua in modo progressivo e costante fin dal 2002, quando attraverso l’attività di informazione e documentazione effettuata attraverso il sito web www.agendavenezia.org si è potuto registrare questo fenomeno con sistematicità e con strumenti sostanzialmente omogenei.

Il secondo Rapporto sulla Produzione culturale a Venezia consolida l’appuntamento di indagine e riflessione nei confronti di un settore rilevante in quanto capace di interpretare il ruolo di Venezia sia nei confronti dei propri cittadini stabili (residenti e city user) sia del ruolo di città internazionale della cultura (produzione e vetrina di eventi).
Dalla lettura dei dati di questo secondo rapporto emergono almeno quattro considerazioni.

La prima è che siamo in presenza di una grande offerta, la crescila e l’espansione del fenomeno che il Rapporto registra evidenzia un processo di selezione e di consolidamento che coinvolge competenze professionali, operatori pubblici e privati, ma anche istituzioni che al di là del proprio mandato interpretano la funzione culturale, rivolta alla città e al mercato, come un proprio compito.
A fianco della struttura culturale e museale permanente, che da molti anni ormai rappresenta una dimensione anche economica per la città, si va strutturando e consolidando un settore che abbiamo chiamato eventi, che si qualifica per essere temporaneo, per essere promosso da enti, istituzioni, fondazioni non necessariamente coinvolte nella gestione delle strutture permanenti, e per l’utilizzo di spazi in molti casi anche nuovi e non necessariamente predisposti per eventi culturali e di intrattenimento.

La seconda è propria del sistema che sembra caratterizzato da una assenza di strategia di rete. Ogni promotore agisce in “solitudine” e come se fosse il solo attore presente sul palcoscenico. Questo elemento emerge non solo osservando il calendario e la sovrapposizione dei tempi, ma in qualche misura anche dall’affollamento di alcuni temi.
Non si tratta di “frenare” la spontaneità che emerge “dal basso” attraverso una operazione dirigistica, quanto forse utilizzare meglio il web che sembra il solo luogo dove si può effettuare una lettura di insieme, una lettura di sistema.

Il terzo elemento si riferisce all’allargamento dell’offerta che spinge a riflettere sulle relazioni che il fenomeno degli eventi culturali ha con il turismo.
Quando cioè questi siano uno strumento di “ulteriore” attrattiva turistica, o quando piuttosto siano uno strumento di “qualificazione” turistica; in altri termini se alimentano o contrastano la cosiddetta monocultura turistica.
l dati sulla consistenza degli eventi, delle giornate evento e sui biglietti venduti mettono in luce come l’offerta sia sicuramente un’offerta ricca, prevalentemente concentrata nel Centro Storico e sicuramente non limitata alla platea di cittadini residenti.
La dimensione del fenomeno indica come gli organizzatori siano proiettati verso un pubblico che comprende studenti, city user e turisti oltre che i cittadini residenti in città.
Si tratta pero nel contempo di un universo che si muove non solo nella direzione di una qualificazione della fruizione turistica in direzione culturale, allargando quindi anche l’indotto, ma che favorisce anche l’aumento della permanenza in città, ne sono testimonianza le Venicecards vendute che comprendono le visite ai musei, cosi come l’indice di presenze turistiche per giornate evento che raggiunge i valori più alti nei mesi di bassa stagione.

L’ultimo elemento si riferisce alla funzione che può assumere questo Rapporto come verifica periodica di un settore che comprende grandi e piccoli, offerte strutturata e creativa improvvisazione. La cultura a Venezia costituisce uno dei fattori importi della sua capacità competitiva, il rapporto sulla produzione culturale di eventi non può essere uno dei tanti rapporti che si pubblicano in città, ma deve diventare anche momento di apprendimento e agire da collante reticolare dei diversi operatori pubblici e privati.