Da turisti a stakeholders – Sviluppare la capacità  relazionale dell’offerta turistica di Venezia

Premessa

Nel complesso e variegato panorama degli studi, delle analisi, dei programmi e delle proposte di intervento volti ad affrontare i problemi “storici” della città lagunare, la Fondazione Venezia 2000 ha progressivamente inteso ritagliarsi uno spazio piccolo quanto originale e significativo: quello della provocazione, della proposta culturale che deborda i confini dell’approccio tradizionale, basato sulla descrizione puntuale delle problematiche in essere e sulla formulazione, più o meno innovativa dei possibili interventi riparativi.

Il contesto di riflessione che si intende creare parte dalla convinzione che sia possibile raccogliere adesioni in ambito locale ed extra-locale intorno a proposte che oltrepassano l’annosa riproposizione, sempre negli stessi termini, di problematiche “eternamente contingenti”. Sguardi laterali dunque, o se si vuole “cannocchiali in luogo di microscopi”, per intravedere scenari futuri di possibile affezione.

“Venezia città dell’immateriale”, solo l’ultima delle suggestioni della Fondazione in merito al destino possibile della città, può rappresentare il contenitore da riempire con nuove concettualizzazioni relative a temi di maggiore specificità che, nel caso di questo convegno, vengono a coincidere con il tema della relazionalità urbana e dell’apertura del dialogo tra la città e la domanda turistica che essa origina.

Lo spazio di riflessione che si intende creare con il convegno “Da turisti a stakeholders”, di cui questo testo di base costituisce non più di una metodologia di lavoro e di uno sforzo di individuazione di principi guida e di relativi corollari, può beneficiare di almeno tre elementi forti:
– lo sguardo dall’alto, che cerca l’orizzonte senza indugiare sulle tante increspature delle onde;
– l’utilizzo di quella particolare intensità semantica che sola può veicolare le nuove idee e le nuove interpretazioni;
– la costruzione di quell’arena concettuale dove più può essere fecondo il confronto tra le provocazioni degli innovatori, le scelte dei decisori pubblici, le attese e la disponibilità al coinvolgimento dei portatori di istanze di sviluppo.

Su Venezia si è detto molto. Forse, non completamente a torto, qualcuno potrà pensare che si sia detto tutto. L’incontro di oggi ha almeno un’ambizione: quella di cominciare a parlare a Venezia.