La produzione culturale a Venezia – Gli eventi, i produttori, i fruitori

Luana Zanella

Assessora alla Produzione Culturale

Tastare il “polso” dell’offerta culturale nell’articolato territorio veneziano, in termini di trend generale e/o
limitando l’osservazione ad un’unità di tempo, non è certo cosa facile.Terreno scivoloso, in cui il dato finale
è chiamato a rendere conto di un approccio metodologico complesso, tanto più quando sotto la lente
dell’analisi confluiscono i dati di una realtà multiforme come quella lagunare, nella quale le variabili in gioco
impongono, accanto ad un astratto rigore di metodo, la necessità di “pesare” i dati nella realtà attraverso
parametri interpretativi il più possibile coerenti di un’offerta composita, a volte molto visibile, spesso silenziosa,
talvolta sottotraccia, ma non per questo quantitativamente e qualitativamente meno importante.

In questo senso, il Rapporto Culturale della Fondazione di Venezia, giunto quest’anno alla Quinta edizione,
riesce ad offrire un quadro d’insieme prezioso per orientare meglio la bussola di chi vuole “fare cultura” in
questa città, e per noi amministratori chiamati a progettare e realizzare una “politica culturale” che armonizzi
e valorizzi il ricco e importante circuito virtuoso di voci ed esperienze e che favorisca la realizzazione di reti e
sinergie tra soggetti culturali “produttori” non solo negli stessi ambiti disciplinari. Il Rapporto di quest’anno
presenta un elemento di novità tutt’altro che trascurabile di cui si notava, nelle precedenti edizioni, la mancanza:
l’analisi della qualità degli eventi.

Significativo è il contributo da parte del Comune di Venezia alla vivacità e alla ricca articolazione dell’offerta
culturale cittadina fotografata e analizzata in questo rapporto, non solo attraverso i luoghi e i contenitori, tra
gli altri, i musei civici, il circuito dei teatri (Toniolo, Aurora, Fondamente Nuove, Jhungans, l’ex Gil, adesso
Arnaldo Momo), il Centro Culturale Candiani, il Circuito Cinema, la Galleria del Contemporaneo di Mestre,
la Biblioteca Civica, ma anche nell’ambito della ricerca, della formazione e della produzione, con il sostegno
e la valorizzazione delle più importanti compagnie teatrali e di danza cittadine e la nascità dell’“Accademia
teatrale veneta”.

Il 2007 è stato l’anno “incubatore” di nuove significative attività e di cambiamenti strutturali nell’ambito
dell’Assessorato alla Produzione Culturale, che incideranno, quantitativamente e qualitativamente, nel prossimo
rapporto relativo all’anno in corso: la creazione della “Fondazione dei Musei”, l’apertura della nuova
“Casa del Cinema”, l’acquisto di Villa Erizzo e l’avvio dello spostamento della Biblioteca Civica, parte importante
del sistema culturale cittadino, il lancio di due importanti festival, il “Med(f)Est”, festival delle culture
del mediterraneo e dell’est Europa, e il festival di letteratura “Incroci di Civiltà”, il lancio di Mestre nel circuito
delle grandi esposizioni d’arte con la mostra di “San Michele Arcangelo” al Candiani che accompagna, simbolicamente,
anche l’inizio dell’importante percorso verso la realizzazione del “Museo di Mestre”.

Introduzione

Venezia, grazie alla presenza di una ricca e variegata offerta di musei, palazzi e chiese, risultato della sua
storia e del lavoro e delle attenzioni dedicate alla conservazione e valorizzazione del patrimonio, costituisce
un polo culturale di eccezionale rilevanza. L’offerta culturale veneziana comprende oltre 40 strutture museali
articolate in altrettante collezioni permanenti, i palazzi, le numerose collezioni antiche e quelle contemporanee,
le oltre 1.000 chiese, veri e propri musei sempre aperti.
Ma a Venezia l’offerta culturale permanente è affiancata sempre più dal ricco e numeroso universo rappresentato
dagli eventi temporanei. Una attività culturale, consolidata che vede coinvolti in molti casi gli stessi
enti impegnati nella conservazione del patrimonio.
Con il quinto Rapporto annuale si consolida lo strumento di osservazione e monitoraggio di questo fenomeno,
con l’obiettivo da un lato di assicurare una continuità nel tempo delle informazioni riferite all’universo
degli eventi temporanei, dall’altro di fornire alla città e agli operatori uno strumento utile per comprendere
e gestire questo sistema.
Il Rapporto, nella parte monitor, come nelle edizioni precedenti e utilizzando la stessa metodologia, evidenzia
chi organizza e quali sono i luoghi destinati ad ospitare i diversi eventi temporanei in città e in provincia,
mentre l’approfondimento è dedicato ad una analisi degli indicatori di qualità riferiti ad un campione di
eventi proposti nel 2007.
I numeri del quinto Rapporto sono così riassumibili: 1.861 eventi, pari ad una media di oltre 50 eventi che
si svolgono contemporaneamente ogni giorno a Venezia, oltre 130 promotori e organizzatori; 206 luoghi
distribuiti nelle diverse parti della città. Dati che confermano l’impatto degli eventi culturali temporanei
nell’economia, nella società, nella struttura e nella fruizione stessa di Venezia.