Università e città 

Venezia: le prospettive di sviluppo

L’analisi dei dati statistici relativi al peso delle istituzioni universitarie veneziane nel quadro dell’economia urbana mostrano un costante indice di crescita, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo.

Le resistenza, spesso fatte proprie dalle amministrazioni comunali nei decenni passati, alla programmazione nella città di una presenza universitaria strutturata e dinamica, faceva perno sulla convinzione che la città, già progressivamente aggredita da turismo di massa, potesse meglio resistere all’esodo e alla trasformazioni sociali se non avesse dovuto combattere anche il peso aggiuntivo della domanda studentesca di residenza.

Questo ragionamento difensivo si è rivelato miope e dannoso per almeno due aspetti. Innanzitutto, la città non è stata in grado di attrezzarsi per tempo ad accogliere ed organizzare una struttura produttiva che si è rivelata, poi, l’unica in grado di contrastare efficacemente la pervasiva aggressività del turismo “mordi e fuggi”. Inoltre, l’Università ha dovuto ritardare e limitare i suoi programmi di organizzazione aziendale, di modo che oggi si rivela sempre più difficile il recupero di una dimensione sociale e produttiva globale di Venezia, di cui tutti avvertono disperato bisogno.

Le istituzioni universitarie veneziane sono destinate a svolgere un ruolo crescente e preminente nello sviluppo sociale ed economico della città e le iniziative in corso dimostrano, che qualsiasi progetto di salvaguardia e valorizzazione delle risorse sociali, ambientali ma anche economiche e culturali della città debba necessariamente assumere quale risorsa strategica il sistema universitario veneziano.

Il peso crescente che la componente studentesca assume all’interno del tessuto sociale; la qualità ed il forte grado di specializzazione dell’offerta di corsi; la vocazione sempre più internazionale assunta dalle istituzioni universitarie veneziane, la presenza delle due università nei più importanti progetti di sviluppo della città: dalla salvaguardia al polo tecnologico di Marghera, rappresentano i punti di forza per la realizzazione di un progetto di ulteriore sviluppo del sistema universitario capace di trainare un più generale progetto di sviluppo socioeconomico cittadino.

Sviluppare la vocazione di “città universitarie” per Venezia significa governare i processi in corso affidando alle istituzioni universitarie un ruolo non solo culturale ma anche imprenditoriale nell’evoluzione del sistema città ad esempio nella gestione e nel potenziamento dei servizi residenziali per l’utenza studentesca e nell’offerta di servizi nel settore della convegnistica, stimolando per altro i flussi di risorsa privata a sostegno di tali possibili aree di investimento.

Si tratta in altre parole, di puntare sia sul potenziamento e sulla valorizzazione del sistema universitario come sistema di offerta sia attribuendo ad esso un ruolo nel processo di recupero dello straordinario patrimonio edilizio civile ed industriale dismesso sia nella produzione di servizi.

Sviluppare significativamente la vocazione di polo di eccellenza universitaria avrebbe infatti la duplice funzione:
– rivitalizzare il tessuto urbano, garantendo per altro condizioni favorevoli allo sviluppo del mercato dell’edilizia abitativa essendo l’utenza studentesca “mobile” per definizione e quindi capace di stimolare investimenti privati nell’oneroso processo di recupero e ristrutturazione del patrimonio edilizio;
– sviluppare processi virtuosi di crescita economica diffusa grazie alla crescita di un indotto anche a livello superiore quale la convegnistica e i servizi alle Pubbliche Aziende e alle Imprese.

Condizione primaria perché Venezia Universitaria possa trasformarsi in un progetto della cosiddetta “Venezia possibile” risiede ancora una volta nella dotazione degli spazi necessari a costruire la città universitaria. Il piano guida per la aree di Santa Marta e S. Basilio costituisce in questa logica la necessaria premessa per la liberazione di questa zone dalle attività portuali al fine di renderle attrezzabili in spazi restaurati e fruibili.

Una attiva politica di sviluppo della residenza studentesca, col concorso di iniziative pubbliche e private, costituisce un aspetto complementare e indilazionabile per integrare nel tessuto urbano la popolazione studentesca, premessa allo sviluppo di attività indotte e base per la rivitalizzazione sociale della città storica.