“Quale futuro per il Lido?” (Gazzettino)

Le ragioni e il metodo dell’indagine

L’Associazione Venezia 2000 ha in più occasioni riflettuto in incontri pubblici sul ruolo del Lido e sulle sue potenzialità quale zona residenziale, ma anche come ambito dove esistono grandi spazi ed opportunità imprenditoriali.

Il ritorno dell’attenzione sul Lido si lega alle opportunità determinate dalla nuova variante al Piano Urbanistico che ci pone alla vigilia di iniziative che prefigurano un nuovo ruolo per l’Isola. L’indagine di cui si presentano i risultati rappresenta la volontà di misurare come proposte di risanamento e sviluppo si relazionano con le aspettative e le propensioni degli abitanti.

Il sondaggio ha avuto un ottimo successo grazie alla notevole adesione da parte dei cittadini del Lido, e sottolinea il forte interesse per le future potenzialità e opportunità per il Lido.

Sono stati raccolti oltre 1800 questionari pari ad una percentuale del 10.2% della popolazione residente al Lido di età superiore ai 15 anni. Dall’analisi nel dettaglio della partecipazione al sondaggio in rapporto alle classi di età (Tabella 1) si segnala la risposta leggermente inferiore della popolazione più giovane, facendo sì che il campione in qualche misura sovrastimi le opinioni degli abitanti oltre i 25 anni rispetto alla popolazione più giovane.

Gli intervistati si ripartiscono quasi equamente tra femmine (45.9%) e maschi (53.8%), con una leggera prevalenza di questi ultimi e per quanto riguarda lo stato civile la classe più rappresentata è quella del coniugato/a (61.5%) seguita da celibe/nubile (26.8%); vedovo/a e separato/a costituiscono globalmente l’11.3% del campione (Tabella 2).

Il 70.7% degli intervistati vive in un nucleo familiare con numero di componenti da 2 a 4, mentre il 9.7% dichiara di vivere da solo. Le famiglie con 5 ed oltre componenti sono il 5.3%. Il 14.4% non risponde a questo quesito. Nell’ambito della posizione all’interno della famiglia altre il 50% occupa il ruolo di capofamiglia, il 25.3% è coniuge e il 19.9% si dichiara figlio.

Infine l’analisi della professione o condizione non professionale dell’intervistato (Tabella 3) evidenzia come i pensionati (26.8%) siano il gruppo più numeroso (così come d’altronde l’universo) seguito a distanza dalle professioni intermedie in forma dipendente (impiegato/insegnante e tecnico specializzato), dalle occupazioni di rango elevato (14.4%), cioè imprenditore, dirigente/funzionario e libero professionista e dalle casalinghe (12.6%). Sotto il 10% vi sono nell’ordine studenti (9.2%), commercianti e artigiani (8.8%) e operai/commessi (5%); i disoccupati sono il 2.7%.

Considerazioni di sintesi

Gli abitanti del Lido di fronte al proprio futuro evidenziano innanzitutto una forte identità di comunità. Tutte le tematiche affrontate nell’indagine fanno registrare sostanziali concentrazioni sia nelle proposte sia nelle denuncie. Le stesse differenziazioni legate alla classe d’età e alle condizioni professionali, anche se quasi mai nettamente contrastanti, rappresentano una componente di questa conformità.

L’identità risulta confermata anche dal radicamento degli abitanti, infatti quasi l’80% prevede di continuare a vivere al Lido, anche se il 65% dichiara che per viverci bisogna adattarsi a fenomeni negativi e superare alcuni disagi.

Il secondo elemento importante che emerge dall’indagine si riferisce all’immagine del Lido e si articola in una denuncia del peggioramento, rispetto a dieci anni fa, della qualità della vita urbana da parte del 60% degli abitanti, accompagnato da una aspirazione per il futuro divisa tra quanti vorrebbero che il Lido diventasse un quartiere residenziale di qualità con buona dotazione di servizi (32%), soprattutto anziani, pensionati e casalinghe e quanti aspirano che il Lido diventi un centro dell’offerta di qualità organizzato attorno alle strutture e vocazioni dell’Isola: cinema, grande sport, eventi, alberghi, ecc. (36.5%), soprattutto giovani, commercianti, professionisti, imprenditori.

Attraverso l’indagine si è voluto indagare, inoltre, come e quali delle vocazioni e risorse di cui il Lido dispone, anche se non sempre valorizzate, dovrebbero essere sviluppate. E quali ricadute positive o negative si determinerebbero per l’economia del turismo e per la qualità della vita dei residenti. In termini generali si registra un grande interesse per tutto quanto consente sviluppo, con una accentuazione per le infrastrutture del “grande turismo” quali l’aeroporto, la mostra del cinema, le case di cura, piuttosto che quelle da “piccolo turismo”: Lido la spiaggia dei veneziani.