Ipotesi progettuale per il monitoraggio e la gestione dei flussi turistici di Venezia (Sin&rgetica)

Sintesi dello studio, del 1990, del Consorzio Venezia 2000, sul governo del flusso dei visitatori

Il sistema di gestione dei flussi dei visitatori ha avuto un ruolo centrale di assoluto rilievo nel progetto della esposizione universale di Venezia in considerazione del numero significativo di turisti che la manifestazione avrebbe attratto, ma anche del fatto che l’interesse turistico per il centro storico di Venezia porterà comunque nel prossimo decennio, secondo le previsioni più autorevoli, ad un crescente accesso della domanda sull’offerta.

Nel luglio 1989 il Consorzio Venezia-2000, conscio dell’importanza di questo problema, ha incaricato, la Società di consulenza Sin&rgetica di effettuare uno studio di fattibilità per accertare:
– la capacità della Regione Veneto e della Città di Venezia di accogliere i visitatori nei numeri previsti nei periodi di massima affluenza
– la possibilità di gestire in modo ordinato tali flussi.

Lo studio è stato sviluppato, per quanto concerne il primo dei due obiettivi, effettuando delle simulazioni dei flussi previsti per mezzo di modelli matematici; questi calcoli, curati dalla Società di ingegneria Polytecna Harris, hanno consentito di individuare il numero limite di visitatori che il sistema espositivo, la rete stradale, ed i parcheggi avrebbero potuto accogliere in varie ipotesi di frequentazione.

Il secondo obiettivo è stato invece perseguito con il dichiarato intendimento di delineare un sistema che fosse in grado di risolvere il problema dei flussi turistici di Venezia anche negli anni precedenti e successivi all’esposizione.

A questo fine si è puntato sullo sviluppo di una soluzione modellata per fronteggiare non solo (prioritariamente) le difficoltà delle giornate di massima frequentazione, ma anche le situazioni più varie che si possono presentare sul lungo periodo stanti le caratteristiche molto accentuate di stagionalità del turismo veneziano.

In altre parole si è puntato sull’attuazione di un sistema improntato alla massima flessibilità, che consentisse di gestire in modo adattivo l’incontro tra domanda e offerta di risorse turistiche.

La strategia risolutiva adottata è stata quella di contrastare la sostanziale imprevedibilità della domanda turistica mediante la circolazione di informazioni adeguate, con la velocità e la sicurezza che solo la tecnologia elettronica può consentire.
Per questo si è ritenuta indispensabile la realizzazione di un sistema computerizzato di gestione delle prenotazioni e del flussi, operante in modo integrato e in tempo reale.

La tecnologia proposta (computer, reti telematiche, card intelligenti, software adeguato) offre la possibilità di:
– programmare la presenza di almeno una parte dei visitatori per mezzo di prenotazioni acquisite direttamente presso le città di origine
– dotare i visitatori che hanno prenotato di uno strumento (la “card”) che facilita il loro soggiorno, semplificando l’accesso ai servizi e garantendo la disponibilità delle risorse turistiche prenotato (alberghi, musei, spettacoli, ecc.)
– raccogliere e distribuire informazioni sullo stato di occupazione delle risorse turistiche, prevenendo le situazioni di maggiore congestione
– applicare priorità di accesso differenziate alle varie “popolazioni” presenti in Città: i residenti, i turisti residenti, i turisti escursionisti
– attuare politiche di prezzi e sconti utili per destagionalizzare le presenze turistiche.

Si tratta chiaramente di possibilità che consentono di governare i flussi turistici con quella flessibilità che è stata sopra auspicata, nell’ipotesi che esse vengano utilizzate da un organismo preposto al buon funzionamento del turismo veneziano, che interviene attivamente agendo sulle leve più opportune, evitando manovre che possano risultare restrittive per i turisti, ma non lasciando più al caso la fruizione di Venezia.

Lo studio, oltre a descrivere la soluzione tecnologica, ha messo a fuoco anche una serie di misure organizzative che appaiono indispensabili per raggiungere l’obiettivo proposto:
– le visite vanno programmate quanto più possibile, per più ragioni:
– rendere prevedibili le presenze e i movimenti
– offrire garanzie al maggior numero possibile di visitatori di poter visitare senza sorprese i luoghi desiderati
– utilizzare quanto più possibile i siti (musei, teatri, ecc.) distribuendo le visite su tutto l’arco di orari di apertura
– le visite vanno programmate quanto più possibile a gruppi, con mezzi di trasporto collettivi e con visite guidate, perché:
– un uso troppo ampio dell’auto privata nei periodi di maggiore affluenza mette a dura prova la capacità della rete stradale
– le visite guidate in gruppo consentono di far rispettare orari e durate prefissate e riducono la caoticità dei luoghi di visita, aumentandone di fatto la ricettività
– la movimentazione delle masse di visitatori previsti per i giorni di punta richiede di attuare un adeguato potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di linea pubblici
– nei giorni di massima affluenza il traffico stradale ed autostradale va coordinato a livello regionale, intervenendo in anticipo presso le origini e lungo i percorsi per prevenire fenomeni di congestione presso i luoghi di destinazione
– la possibilità di garantire priorità di accesso a mezzi e luoghi pubblici a cittadini e a gruppi selezionati di visitatori richiede la realizzazione di ingressi e “corsie” preferenziali, utilizzando la card come strumento di riconoscimento
– ogni avvenimento turistico di grande richiamo è un evento di grande rilevanza economica e commerciale, risultante da un grande numero di operazioni di media e piccola entità effettuate dai visitatori presso migliaia di esercizi, nonostante l’auspicato ricorso a “pacchetti turistici” pagabili in forma forfetaria.

L’opportunità di evitare speculazioni e ancor più l’esigenza di attuare la già menzionata politica dei prezzi impongono una azione coordinata di disciplina dei prezzi.

Un ultimo aspetto fondamentale evidenziato nello studio è il fatto che il governo dei flussi è un risultato conseguibile soltanto mediante una azione strettamente coordinata tra un numero molto ampio di operatori pubblici e privati, che richiede:
– la stipulazione preventiva di accordi precisi con i rappresentanti delle società, degli Enti e delle Associazioni di categoria interessate
– la costituzione di gruppi di lavoro operativi dedicati all’attuazione pratica degli accordi e alla gestione quotidiana delle politiche definite.