Il Lido: una riflessione
PRIMA PARTE: Profili Urbanistici
Premessa
La storia del Lido moderno, dall’inizio del ‘900, procede a strappi, con periodi di intensa progettualità, su idee precise realizzate in intervalli brevi di tempo, cui seguono periodi di ristagno, più o meno lunghi. Allora la tensione sembra esaurirsi e l’isola rischia di perdere la sua capacità di esistenza autonoma, di appiattirsi nell’anonima posizione di quartiere periferico di Venezia.
Oggi siamo, forse, alla fine dì un periodo di ristagno che dura da almeno 25 anni. Cosa può fare Ravviare un nuovo periodo positivo e su quali basi?
Prima di tentare di dare una risposta a questa domanda cerchiamo di estrapolare nella vicenda della costruzione del Lido moderno le fasi più pregnanti, per capire le ragioni e le modalità dello sviluppo passato e le motivazioni e le modalità del ristagno attuale.
L’isola ha 12 km di lunghezza e una larghezza variabile da 200 metri a 1600 metri. La superficie complessiva è di circa 700 ettari.
Fino alla fine dell’800 il Lido contava circa 1800 abitanti, quasi tutti concentrati nell’abitato di Malamocco, unico nucleo residenziale dell’isola.
Il Lido era organizzato per difendere Venezia e la laguna dagli attacchi del mare e dagli attacchi delle flotte nemiche.
I murazzi, costruiti a più riprese dalla Repubblica Veneta, difendevano la parte più esigua del cordone insulare del Lido dall’azione erosiva del mare. Numerosi forti, S. Nicolò, Quattro Fontane, Ca’ Bianca, Malamocco, Terre Perse, Alberoni, difendevano il litorale dagli attacchi militari e presidiavano le imboccature marittime della laguna.
Oltre ai pochi abitanti, agricoltori e battellieri, il Lido ospitava le guarnigioni militari dei forti.
SECONDA PARTE: Sollecitazioni per un confronto
Premessa
Il “Progetto” che segue non e’ ne’ vuole rappresentare una proposta operativa.
Esso vuole essere una semplice sollecitazione, una riflessione attenta, una base di confronto che funga da punto di partenza per una più approfondita e vasta discussione.
Per questo motivo in esso non sono ne’ potevano essere delineati progetti dettagliati. Vi si troveranno invece degli “assi cartesiani” dentro i quali sara’ poi necessario, se del caso, definire con la doverosa puntualita’ le specifiche coordinate dei singoli progetti.
Quel che si e’ cercato di approfondire in questo “Progetto”, non e’ tanto il contenuto specifico delle singole proposte, quanto una metodologia di lavoro. Abbiamo cioe’ cercato di individuare un possibile insieme di interventi, abbiamo cercato di delimitarne e qualificarne il loro contenuto alla luce di nostre autonome considerazioni, abbiamo cercato un primo riscontro del mercato per saggiare la bonta’ delle nostre ipotesi.
Di conseguenza, quanto segue e’ il tentativo di trovare delle soluzioni possibili al problema del rilancio del Lido, una volta che tali soluzioni vengano condizionate al rispetto dei tre seguenti vincoli:
– la storia economica-sociale del Lido;
– la riflessione di Venezia 2000 circa la qualita’ ed il profilo di detti interventi;
– la reale fattibilita’ economica dei singoli progetti nell’ambito di tali paletti.
Ciascuno di questi tre aspetti e’ stato variamente esaminato ed affrontato. Compito delle pagine che seguono e’ quello di delineare la cornice ed il tipo di paesaggio che si intenderebbe dipingere.
Dobbiamo avvertire pero’ che il disegno vero e proprio deve ancora cominciare.