M9 avrà un importante Museo del ‘900 di respiro internazionale, di nuova generazione, innovativo e ad alto contenuto tecnologico, dedicato alle grandi trasformazioni demografiche e sociali, economiche, urbanistiche, ambientali e culturali del XX secolo.
Perché il Novecento
Perché è stato un secolo di grandi trasformazioni e di mutamenti – talvolta incompiuti e contraddittori – di entità mai conosciuta prima nella storia dell’umanità. Ma accanto ai grandi avvenimenti (lo sbarco dell’uomo sulla Luna, l’invenzione della radio e della televisione, la rivoluzione informatica, l’atomica), ci sono state anti-epopee fatte di piccoli gesti e voci corali, scarti quasi inavvertibili e movimenti collettivi. Milioni di volti e oggetti anonimi sono stati protagonisti di vicende che noi – immersi in un iperpresente che confonde il passato prossimo con il trapassato remoto – tendiamo a dimenticare o ignorare del tutto.
Fortunatamente le più recenti esperienze museali dimostrano che è possibile narrare i cambiamenti avvenuti nel XX secolo tutelando il pluralismo delle interpretazioni e fornendo strumenti a garanzia della libertà di analisi, misurano l’entità e le direzioni dei mutamenti e aiutando i propri interlocutori a maturare una personale opinione.
Perché a Mestre
Perché con la terraferma veneziana e il resto del Veneto è un luogo paradigmatico, un laboratorio in cui – nel bene e nel male – la modernità e la postmodernità si sono manifestate con un ritmo, un’intensità e una frenesia altrove assenti. In poche altre zone d’Europa, infatti, i fenomeni che hanno caratterizzato il Novecento (l’urbanizzazione, l’industrializzazione e la deindustrializzazione, le transizioni demografiche e i cambiamenti sociali) sono maturati con la stessa forza.
Pochi altri luoghi incarnano in modo così pregnante le trasformazioni del XX secolo, vantando una simile affinità tra un tema museale e il territorio che ne ospita la sede.