Scenari e progetti nella città metropolitana di Venezia

Venezia metropoli
Marino Folin

La Fondazione Venezia 2000, a partire dal rapporto OECD sull’area metropolitana di Venezia, ha messo al centro della propria attività di studi e ricerche il tema di Venezia Metropoli. Un progetto che si pone lo scopo di rispondere alla domanda di rappresentanza, governo e servizi sempre più presente nell’ambito metropolitano e regionale per sostenere le piattaforme territoriali nella competizione internazionale. La legge del 7 agosto 2012 n. 135 impone anche per Venezia la costituzione della Città Metropolitana a cui vengono attribuite nuove funzioni fondamentali.
La legge 135/2012 ha avviato un’importante processo di riordino amministrativo incentrato sul ridisegno delle provincie e l’istituzione delle città metropolitane. Processo che coinvolge non solo l’assetto istituzionale (l’adesione alla città metropolitana e/o ad una provincia da parte dei Consigli Comunali come prevede la legge), ma riconosce le dinamiche socio economiche di aggregazione e scomposizione territoriali, così come le nuove geografie che le utilities disegnano a partire da una più razionale offerta di servizi ai cittadini e alle imprese.
Nel corso del 2012 nell’area metropolitana di Venezia, Padova e Treviso gli attori pubblici, i comuni in primo luogo, ma anche quelli privati (le associazioni industriali, le Camere di Commercio e le società erogatrici di servizi) hanno provato a discutere e sperimentare convergenze di governance territoriale. Diventa quindi necessario mettere al centro del riordino istituzionale e della creazione della città metropolitana politiche e progettualità integrate volte al contenimento del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, al risparmio energetico, alla efficienza ed efficacia del sistema dei servizi della mobilità, all’equilibrio ecologico ed ambientale. Con la pubblicazione del Quaderno n. 10, La Fondazione Venezia 2000 continua oggi ad alimentare il dibattito sul tema della città metropolitana di Venezia, avviato nel luglio 2009, con l’intento di accompagnare i necessari processi di aggregazione, individuandone modalità, tempi e priorità assieme ai protagonisti istituzionali e agli attori della realtà socio-economica dell’area.