La casa a Venezia

Introduzione: un programma di lavoro sulla casa a Venezia

A Venezia, la divergenza tra domanda e offerta alloggiativa ha prodotto una situazione caratterizzata da un basso indice di affollamento, (oltre una stanza e mezza per abitante), da una elevata presenza di patrimonio non utilizzato ma contemporaneamente dall’emergenza degli sfratti. Si osserva quindi lo svilupparsi di situazioni di emarginazione a carico di alcune fasce sociali in un contesto di diffuso e crescente benessere.

Per analizzare e quindi individuare le diverse situazioni, distinguendo quelle che necessitano di aiuti da parte del settore pubblico, risulta utile operare:
– in termini di analisi, attraverso segmentazioni che siano in grado di spiegare i micro comportamenti residenziali;
– in termini di politiche, attraverso una articolata gamma di interventi.

Per procedere alla verifica di politiche d’intervento innovative Venezia 2000 in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio a Venezia ed il Censis intende realizzare un programma di verifiche con operatori istituzionali e privati nell’ipotesi che l’intervento per la domanda debole di abitazione debba articolarsi secondo una pluralità di possibili azioni.

I materiali che seguono forniscono un primo quadro sulle dimensioni del “problema casa” a Venezia.

Sulla base dell’ipotesi che emergeranno nell’incontro di lavoro si procederà ad effettuare un approfondimento di fattibilità e soprattutto un’analisi di impatto economico e sociale, sulla base delle disponibilità che manifestano i diversi attori.

Le proposte di intervento si possono articolare in tre specifiche linee:
– l’intervento pubblico sulla base della legislazione esistente in campo di edilizia residenziale pubblica soprattutto per quanto attiene alle possibilità più avanzate contenute nella recente normativa, anche nell’ottica di un Accordo di Programma con il Ministero dei Lavori Pubblici e gli altri enti territoriali;
– interventi “integrativi” e di collaborazione fra pubblico e privato, da realizzare con un nuovo “operatore urbano” da costituire per iniziativa del Comune;
– una linea di orientamento e di comunicazione per la domanda marginale, in modo da prevenire ed accompagnare a soluzione i fabbisogni abitativi nel momento in cui si formano.

Attorno a queste ipotesi si potrà realizzare una sorta di “agenda” dei problemi ed un “manuale” degli strumenti utilizzabili, elementi che costituiscono l’elaborato finale del programma.